modulare2
modulare2 v. tr. [dal lat. modulari o modulare, der. di modŭlus: v. modulo] (io mòdulo, ecc.). – 1. In musica: a. Far passare la voce o i suoni da una tonalità a un’altra. b. Regolare l’intensità e il timbro della voce nel canto, o il suono dello strumento, in modo da ottenere effetti gradevoli: m. la voce, il suono. c. ant. Comporre musica, mettere in musica. 2. Nel linguaggio architettonico, non com., proporzionare (la pianta di un edificio, le forme e le dimensioni di determinate membrature, ecc.) secondo una misura assunta come modulo. 3. In fisica, e più genericam. nel linguaggio tecn. e scient., variare o regolare il valore di una grandezza fisica, l’intensità di un processo, ecc.: m. una sorgente luminosa. 4. In farmacologia e terapia, esercitare un’azione regolatrice su alcune delicate funzioni dell’organismo (per es., immunitarie o recettoriali), deprimendole quando siano esaltate o stimolandole se depresse. ◆ Part. pres. modulante, anche come agg. (v. la voce). ◆ Part. pass. modulato, anche come agg. (v. la voce).