meta1
mèta1 s. f. [dal lat. mēta, nome generico di qualsiasi oggetto di forma conica o piramidale, quindi mucchio di fieno e in partic. la colonnetta del circo (da cui si sviluppa il sign. fig. di «termine» e sim.)]. – 1. a. Parte del circo romano, corrispondente alle due estremità della spina centrale dell’arena, e costituita da un elemento architettonico per lo più in forma di cippo conico o di obelisco, arricchito talora di sculture e altri ornamenti; intorno alle due mete i carri in competizione nelle corse dovevano girare dopo aver percorso l’arena lungo un lato della spina per percorrerla in senso inverso sull’altro lato. b. Costruzione o ornamento architettonico di forma conica o piramidale. Con questo sign., ormai ant., il termine si conserva nel nome di antichi monumenti, come la m. sudante, grande fontana in forma di una meta del circo, eretta in Roma, sembra da Domiziano, nel 96 d. C., di fronte all’arco di Costantino, poi demolita all’inizio del Novecento; e la m. di Romolo, monumento piramidale romano posto all’incrocio tra la via Cornelia e la via Trionfale, di cui sono visibili le fondazioni. 2. a. Per estens. dal sign. 1 a, nel linguaggio com., termine, punto d’arrivo: giungere alla m. del viaggio; andare, girare senza meta (o senza una m., senza una m. ben precisa); esser vicini alla m., lontani dalla meta. Anche, traguardo in gare, o corse; in partic., nel gioco del rugby, marcatura del valore di tre punti che si ottiene portando il pallone oltre la linea di obiettivo (detta anche linea di meta) avversaria; m. trasformata, ulteriore marcatura di due punti che, una volta conseguita la meta, si ottiene mandando il pallone sopra la sbarra trasversale della porta. b. fig. Scopo, fine a cui si tende o a cui si rivolge l’azione: proporsi una m. da raggiungere; stabilire una m.; mirare a un’alta, a una nobile m.; conquistare la m.; giungere alla m.; toccare, oltrepassare la m., espressioni che si possono intendere anche in senso proprio. Per la frase prov. nudi alla m., v. nudo, n. 3 a. c. ant. Limite, nella frase porre meta, mettere un limite: è ragionevole che ’l principe ponga m. ai troppi sumptuosi edificii dei privati (B. Castiglione). In partic., nell’uso ant. di alcune regioni, il prezzo massimo stabilito per la vendita di un prodotto o di un genere alimentare; calmiere: fissare la m.; osservare la m.; [il gran cancelliere Antonio Ferrer] fissò la ‘meta’ (così chiamano qui la tariffa in materia di commestibili), fissò la meta del pane al prezzo che sarebbe stato il giusto, se il grano si fosse comunemente venduto trentatre lire il moggio (Manzoni).