massimalismo
s. m. [der. di massimalista]. – Corrente del socialismo italiano del primo dopoguerra che propugnava il «programma massimo», comprendente cioè l’agitazione e l’azione rivoluzionaria per il rovesciamento immediato dell’ordinamento capitalistico e l’instaurazione del socialismo. Il termine è ora usato soprattutto per designare atteggiamenti considerati estremisti e non sorretti da un’effettiva capacità di azione politica. Con sign. più ampio, l’orientamento o il comportamento di chi, in una opposizione di idee o di programmi, vuole ottenere il risultato massimo e non ritiene accettabili soluzioni intermedie o parziali.