marginalia
‹marǧinàlia› s. neutro pl., lat. mod. [der. del lat. classico margo -gĭnis «margine»], usato in ital. al masch. – Propriam., cose scritte sul margine, e perciò anche annotazioni poste in margine a codici antichi, spec. quando siano indizio di lettura sistematica, senza avere lo sviluppo delle vere e proprie glosse, tipiche dei codici giuridici; si usa talvolta, anche come titolo, per indicare un insieme di brevi considerazioni, quasi noterelle a cui, con modestia, non si vuole attribuire importanza.