mandrino
s. m. [dal fr. mandrin; cfr. provenz. mandre, ant. «giogo della bilancia», mod. «manovella»]. – 1. In tecnologia meccanica, l’albero della macchina utènsile sul quale si monta il pezzo in lavorazione (oppure l’utensìle quando il pezzo è fisso). Con accezione meno propria: a. Qualsiasi attrezzatura usata per afferrare e centrare pezzi in lavorazione o utensìli, come punte da trapano, alesatoi e sim.: m. autocentrante, m. magnetico, m. portapunte. b. Supporto fatto di volta in volta dall’attrezzista per montare su una macchina utènsile un pezzo da lavorare in serie. c. Sinon. di allargatubi (più propriam., mandrino allargatubi). 2. Nel linguaggio dei cacciatori, legno cilindrico con il quale, nel caricamento a mano delle cartucce, si guida lo stoppaccio fino a raggiungere il cartoncino. 3. In medicina, sottile asta o filo metallico di vario diametro, che si introduce in un ago da siringa o in altri strumenti cilindrici cavi (sonde, cateteri) al fine di conservarne o renderne libero il lume.