malamedicina
(mala medicina), s. f. Gli errori commessi dai medici, l’andazzo approssimativo e trascurato del loro comportamento professionale nei confronti dei pazienti. ◆ Qualche tempo fa un giovane mi ha chiesto consigli su come riuscire a fare il medico. […] Gli ho raccontato di quanto sia screditata oggi la figura del medico e di come la sua professione sia diventata sinonimo di malamedicina se non altro perché «fa notizia». (Nicola Dioguardi, Corriere della sera, 8 febbraio 1999, p. 40, Cronaca di Milano) • La lotta alla infertilità è un vero business: nelle strutture pubbliche le liste d’attesa sono lunghe, gli affari li fanno i privati (i cittadini catalani hanno un rimborso spese per le medicine). «Vietare la diagnosi prenatale su embrioni e gameti; imporre di impiantare alla donna anche quelli non sani, costringere le donne a più cicli di stimolazione perché è proibita la conservazione degli embrioni è “mala medicina”», non ha dubbi il dottor Simon Marina. (Chiara Beria di Argentine, Stampa, 1° ottobre 2004, p. 11, Estero).
Composto dall’agg. malo e dal s. f. medicina.