magrezza
magrézza s. f. [der. di magro]. – 1. In medicina, condizione caratterizzata da eccessiva scarsezza dei grassi di deposito e peso corporeo notevolmente inferiore ai limiti fisiologici, talora sprovvista di significato patologico (m. costituzionale o primitiva) oppure sintomatica (m. secondaria) di carente apporto energetico alimentare o di malattie di varia natura (digestive, infettive, parassitarie, tossiche, metaboliche, endocrine, nervose, ecc.). Nell’uso com., più genericam., la condizione di chi è magro, macilento, quasi scheletrico (detto non solo di persone o delle membra ma anche di animali): è di una eccessiva m., di una m. spaventosa; la m. del viso, delle braccia, delle gambe, del torace; la carestia aveva ridotto il bestiame a una penosa m.; Ed una lupa, che di tutte brame Sembiava carca ne la sua m. (Dante); le cui ossa per m., quasi quante erano, apertamente mostrava (Boccaccio). 2. Non comune nei sign. fig. dell’agg. magro: m. di terreni; m. di guadagni.