locale2
locale2 s. m. [dal fr. local, uso sostantivato dell’agg. local «locale1»]. – Ambiente o complesso di ambienti, anche in costruzioni non edilizie (come, per es., nelle navi), che per forma, disposizione, attrezzatura, e sim., è destinato a determinati usi: paese in cui scarseggiano l. scolastici; cercare un l. adatto per una conferenza, per una riunione; il l. è troppo ristretto per essere adibito a sala cinematografica; nelle navi, l. macchine, l. caldaie, ecc. Più genericam., stanza, ambiente, soprattutto di edifici pubblici o per collettività: caserma, collegio con l. ampî, ariosi, ecc. Con riferimento specifico a esercizî pubblici come caffè, trattorie, ristoranti, a sale di ritrovo, di spettacolo, e sim.: un l. notturno; un l. di lusso; un l. pulito, consigliabile, sconsigliabile, ben frequentato; qui una volta era pieno di locali (Pavese). Nel linguaggio milit.: locali alla prova, ambienti ricavati nelle opere fortificate, con robuste protezioni di terra, cemento o corazzatura in modo da resistere ai tiri di artiglieria, e adibiti a ricovero del personale o del materiale dell’opera; nell’epoca moderna, ambienti profondamente interrati e protetti da robuste volte di ferro e calcestruzzo, talvolta ricavati in galleria e attrezzati in modo da proteggere da attacchi di gas asfissianti; locali per polveri, locali alla prova in cui sono conservate le polveri di un’opera fortificata e in cui sono pesate e confezionate le cariche di lancio; locali per proiettili, insieme di locali alla prova nei quali sono conservati i proiettili di un’opera fortificata (riservette) o in cui si compiono tutte le operazioni per il confezionamento di colpi completi, spolettamento di proietti, ecc. ◆ Dim. localino, soprattutto con riferimento a esercizî pubblici: un localino grazioso, un localino alla moda.