lino2
lino2 s. m. [lat. līnum]. – 1. Nella classificazione botanica, genere di piante della famiglia linacee (lat. scient. Linum), con più di 200 specie delle regioni temperate e subtropicali: sono erbe annue o perenni, di rado suffrutici, con foglie strette, fiori gialli, azzurri, rossi o bianchi, in racemi o cime, talora in spighe o glomeruli, e frutto a capsula. 2. a. Nome comune delle varie specie di piante del genere Linum, e in partic. di Linum usitatissimum, erba annua con fusto eretto e corteccia fibrosa, ramificata solo superiormente, alta fino a un metro, con foglie lisce al margine, fiori azzurri in racemi terminali; non conosciuta allo stato spontaneo, è largamente coltivata per la pregiata fibra tessile che se ne ricava, e per i semi che, macinati e spremuti, danno rispettivamente la farina di l. (polvere grossolana usata in medicina per preparare cataplasmi) e l’olio di l.; quest’ultimo si usa nell’industria delle vernici, degli inchiostri da stampa, nell’industria alimentare, ed entra nella preparazione di alcuni linimenti; l’olio di l. cotto, ottenuto dall’olio di lino sottoposto a una parziale ossidazione, di aspetto più o meno denso e di colore dal giallo al bruno, si usa nella preparazione di vernici, inchiostri, linossina, ecc. Come medicamento hanno avuto inoltre impiego il decotto di semi di l., come antiflogistico delle vie urinarie, e la mucillagine dei semi di l., per la cura del diabete. b. L. catartico, piccola erba annua (Linum catharticum), esile, con foglie opposte e fiorellini bianchi, che cresce nei luoghi erbosi e freschi in Europa, Asia occid. e Africa settentr.; ha azione purgativa e diuretica. c. La fibra del lino filata e tessuta: tela, biancheria, tovaglie, lenzuola di lino. Nel linguaggio poet., la parola è stata adoperata (per lo più al plur.) per indicare la biancheria stessa: gli eletti lini Della consorte (L. Alamanni); o le bende di lino: per te le Grazie apprestino ... i l. odorati (Foscolo); oppure le lenzuola: Come semini fior la vaga aurora, Tu lascia i l. e vesti panni (Chiabrera); o anche le vele. 3. Nome di altre piante appartenenti a famiglie diverse: a. L. delle fate (lat. scient. Stipa pennata), erba perenne delle graminacee, che cresce su rupi e in luoghi arenosi in Europa e territorî vicini; le reste delle glumette, lunghe fino a 3 dm, piumose, flessibili, bianche, si raccolgono per lavori in fiori secchi e colorati. b. L. della Nuova Zelanda, detto anche formio (lat. scient. Phormium tenax), grande erba rizomatosa delle liliacee, con un ciuffo di foglie lineari, lunghe più di 1 m, coriacee, erette, e fiori piccoli, rossicci, in pannocchia all’apice dello scapo alto sino a 2 m; originario della Nuova Zelanda, è coltivato anche in Italia, per ornamento e per ricavare dalle foglie la fibra usata per cordami e vele. ◆ Dim. linétto (v.).