lindo
agg. [dallo spagn. lindo, dal lat. limpĭdus «limpido, puro, pulito, e sim.» o dal lat. legĭtimus «secondo la legge, convenevole»]. – 1. a. Degli indumenti, della biancheria, accuratamente lavato e stirato, così da dare l’impressione immediata della pulizia e insieme dell’ordine, della freschezza: una l. tovaglia; una camicia l.; i suoi vestiti erano più che modesti, quasi monastici, ma lindi e in ordine (Bacchelli). b. Di persona, che, nel vestire e nell’acconciarsi, mostra grande cura della pulizia, dell’ordine, unendo la semplicità all’eleganza e alla grazia: venne a trovarci tutto lindo; la l. vecchina inferma, ancora tanto bella con quei candidi capelli ondulati sotto la cuffia (Pirandello); anche di parte della persona: le sue mani l. quasi accarezzavano quelle di lui (Tozzi). c. Di luogo o ambiente, pulito, fresco, tenuto in perfetto ordine: una l. stanzetta; Ridono tutte in fila le l. casette ne ’l dolce Sole ottobrino (D’Annunzio). 2. fig. Nitido, chiaro, schietto, e insieme semplice, ordinato: uno stile l., una prosa l. e sobria; un linguaggio l. e arguto; scrittore l.; anche del disegno e della pittura: un l. quadretto; una forma e un disegno corretti, lindi, stilizzati e di un colore netto e vivo (Soffici). ◆ Avv. lindaménte, con molta cura della pulizia, dell’ordine, con semplice e raffinata eleganza: essere, presentarsi lindamente vestito; una tavola lindamente apparecchiata; una casa piccola ma lindamente tenuta; un libriccino di versi stampato molto lindamente; con nitidezza e semplicità di stile: una pagina di prosa scritta lindamente.