liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto per le opinioni altrui: dare prova di l. nel giudicare gli altri. 2. a. Il complesso dei principî, delle concezioni e delle ideologie in cui si esplica un atteggiamento, etico e politico, che ha al centro i problemi della libertà e della sua difesa, e che riconosce all’individuo un valore autonomo, tendendo a limitare l’azione statale, nelle sue varie determinazioni, in base a una costante distinzione di pubblico e privato. Dal l. politico, come ora definito, e che può presentare aspetti diversi (per cui si è parlato di un l. moderato e di un l. democratico o radicale), si distingue il l. economico, più propriam. chiamato liberismo (v.). b. Storicamente, si denomina liberalismo un movimento di tendenze anticlericali, e generalmente antitradizionalista, sviluppatosi agli inizî del sec. 19° con l’intento di limitare gli arbitrî dei governi assoluti e ottenere da questi la concessione di garanzie giuridiche e costituzionali, e affermatosi soprattutto nel periodo dei moti rivoluzionarî, di cui fu in larga misura promotore.