levogiro
agg. [comp. del lat. laevus «sinistro» e del tema di girare1, coniato in contrapp. a destrogiro]. – Che va verso sinistra, nel senso contrario a quello delle lancette dell’orologio; è l’opposto di destrogiro. 1. In geometria, è detto di uno dei due possibili versi di rotazione di un vettore intorno a una retta orientata, tale che un osservatore verso il quale essa è diretta veda ruotare il vettore in senso antiorario. Si dice anche di una terna cartesiana ortogonale se l’asse z personificato (con i piedi sul piano xy) vede ruotare dalla sua destra verso la sua sinistra il semiasse positivo x quando questo va a sovrapporsi al semiasse positivo y attraverso l’angolo di 90°; tale verso è detto anche destro, o sinistrorso o antiorario. 2. In chimica, di composto che, in soluzione, devia il piano della luce polarizzata nel verso antiorario. 3. In fisica, sono detti convenzionalmente particelle levogire i fermioni il cui spin è orientato in senso opposto alla direzione di moto.