lemnisco
s. m. [dal lat. lemniscus, gr. λημνίσκος «fascia, nastro»] (pl. -chi). – 1. a. Nell’antica Roma, nastro fatto in origine di sottile membrana vegetale, poi di lana e anche di materia preziosa; veniva avvolto attorno alle corone militari e trionfali. b. Nastro che si avvolge intorno a ghirlande e festoni in decorazioni architettoniche. 2. Segno costituito da una sbarretta obliqua o orizzontale tra due punti (./. oppure ÷), con il quale nei manoscritti medievali si indicavano citazioni non testuali di passi biblici; lo stesso segno grafico (soprattutto nella forma ./.) viene oggi collocato in fondo alla pagina per avvertire che lo scritto continua nella pagina successiva. 3. Nell’anatomia del sistema nervoso centrale, denominazione di alcune vie nervose che nell’encefalo assumono una configurazione a benderella nastriforme che s’incurva nel suo decorso, con funzione vettrice della sensibilità; si distinguono, a seconda della collocazione e del decorso, in l. laterale, l. mediale, l. spinale, ecc. 4. In zoologia, nei vermi acantocefali, nome di due organi claviformi, allungati, situati alla base della proboscide, nella cavità del corpo, ai quali è stata attribuita fra l’altro una funzione escretoria.