lemma1
lèmma1 s. m. [dal lat. lemma «premessa, assunto», gr. λῆμμα, dal tema di λαμβάνω «prendere» (cfr. perf. λέλημμαι)] (pl. -i). – 1. Nella filosofia e nelle scienze, proposizione preliminare che si assume come certa o si dimostra prima di procedere alla dimostrazione vera e propria della tesi. In matematica, teorema preliminare; più precisamente, teorema che presenta interesse in quanto permette di dimostrare successivamente un nuovo e più significativo teorema. 2. a. ant. Titolo o sommario di ciascun capitolo di un trattato. In paleografia, nota ai margini di un codice, segnata da un lettore al solo scopo di riassumere e mettere in evidenza l’argomento ivi trattato (è detta anche, con parola lat., notabile, più spesso al plur., notabilia). b. La voce o la locuzione di cui tratta ogni singolo articolo di un dizionario, di un’enciclopedia e sim., e che di regola è stampata con caratteri più evidenti all’inizio dell’articolo (detta in tal caso anche esponente o voce in esponente). Per estens., ciascuno degli articoli, o voci, di un dizionario o di un’enciclopedia: un l. lungo, breve; un vocabolario che contiene oltre 100.000 lemmi. Negli spogli linguistici di testi (soprattutto quando siano eseguiti mediante analisi ed elaborazione elettronica per ottenere liste di parole, indici di frequenza, concordanze), si sogliono chiamare lemmi le forme del paradigma verbale o nominale con cui i singoli lessemi vengono registrati e che corrispondono in genere alle forme con cui appaiono negli esponenti di vocabolarî e altre opere lessicali (infinito per i verbi, maschile singolare per gli aggettivi, ecc.), in contrapp. alle forme di flessione con cui le parole stesse sono usate di volta in volta nel testo analizzato (v. anche lemmatizzazione).