leishmania
leishmània ‹lei∫m-› s. f. [lat. scient. Leishmania, dal nome del medico scozz. W. B. Leishman (1865-1926)]. – In zoologia, genere di protozoi flagellati tripanosomatidi, che, in uno stadio del loro sviluppo (detto anch’esso leishmania) sono parassiti obbligati del sistema reticolo-endoteliale di molti vertebrati e dell’uomo nel quale provocano le leishmaniosi: hanno forma rotondeggiante, sono lunghi da 2 a 6 micron, sono provvisti di un nucleo sferico e mancano di flagello (che può però svilupparsi in coltura, assumendo la forma di leptomonade); si riproducono per scissione e si trasmettono attraverso la puntura di insetti ematofagi (per es., i pappataci), nel cui organismo si compie la fase successiva del loro sviluppo.