lavanda1
lavanda1 s. f. [lat. lavanda, femm. (o neutro pl.) di lavandus gerundivo di lavare «lavare»]. – 1. a. non com. L’operazione del lavare, soprattutto parti del corpo, o di lavarsi: avresti bisogno di una buona l. (oggi più com. in questo senso lavata); l. dei piedi, rito liturgico che si compie la sera del giovedì santo, nella messa «in cena Domini», dopo il canto del Vangelo (in ricordo di quel che fece Gesù nell’ultima cena con gli apostoli): il celebrante s’inginocchia davanti a dodici poveri e lava loro i piedi, mentre i fedeli cantano inni di carità fraterna. b. Nel linguaggio marin. la parola è usata per indicare sia il lavaggio personale dei membri dell’equipaggio, sia la lavatura della biancheria; acqua di l., l’acqua dolce che il bastimento trasporta per tale scopo, in apposite casse o nei doppî fondi. 2. In medicina: l. gastrica, intervento d’urgenza mediante apposita sonda per svuotare lo stomaco di sostanze tossiche attraverso ripetuti lavaggi con acqua calda; l. rettale, trattamento eseguito con soluzioni disinfettanti per la cura topica della mucosa rettale; l. vaginale, in farmacologia, soluzione usata per detergere o disinfettare le mucose vaginali.