lanugine
lanùgine (non com. lanùggine) s. f. [dal lat. lanugo -gĭnis, der. di lana «lana»]. – 1. a. L’insieme dei peli, fitti e sottili, che ricoprono la cute durante la vita fetale e che spesso persistono per qualche tempo anche dopo la nascita. b. Peluria che appare sulle guance e sul labbro superiore dei giovinetti, precorrendo la barba: questi tenerelli Che di molle lanugine fiorite Hanno a pena le guance (T. Tasso). Fig., poet., la gioventù maschile: Sol la prima lanugine vi esorto Tutta a fuggir, volubile e incostante (Ariosto). 2. Nei mammiferi, l’insieme dei peli più corti, più fini e di calibro uniforme della pelliccia (chiamato anche sottopelo o borra e dai pellicciai pelo lanoso), che circondano la base dei peli rigidi, lunghi e appuntiti costituenti la giarra. 3. In botanica, la peluria chiara e morbida che ricopre talvolta alcuni organi vegetali, come le foglie, i petali di certi fiori, o la buccia di alcuni frutti. 4. Nell’industria tessile, l’insieme dei peli che, rimasti del colore originario, spiccano su un tessuto colorato. ◆ Dim. lanuginétta.