iridare
v. tr. [der. di iride] (io ìrido, ecc.), letter. – Tingere con i varî colori dell’arcobaleno; conferire iridescenza: larghe chiazze di nafta iridavano la superficie del mare; Vorrei essere la lumaca Che sguscia dalla sua rotonda casa Di vetro che l’acqua ha iridata (Govoni); nell’intr. pron., diventare iridescente: S’irida, come d’un sorriso, il lago (Pascoli). Fig., poet., abbellire illuminando e dando quasi i colori dell’arcobaleno: Tu hai potuto iridare Di primordiali curiosità L’ombra della vita (Cardarelli); in senso proprio e fig., anche senza la particella pron.: Le tue parole iridavano come le scaglie Della triglia moribonda (Montale). ◆ Molto più com. il part. pass. iridato, anche come agg. (v. la voce).