interpretare
(tosc. o letter. interpetrare) v. tr. [dal lat. interpretari (lat. pop. interpetrari), der. di interpres -ĕtis «interprete»] (io intèrpreto o intèrpetro, ecc.). – 1. a. Intendere e spiegare nel suo vero significato (o in quello che si ritiene sia il significato giusto o più probabile) il pensiero d’uno scritto o d’un discorso il cui senso sia oscuro o dia luogo a dubbî: i. un testo o un autore difficile; i. un passo controverso; è una frase che si può i. in varî modi; i. la legge, intenderla e applicarla secondo la sua lettera e il suo spirito; i. rettamente, esattamente, in modo sbagliato o arbitrario, ecc. Nella critica letteraria o artistica, intendere i caratteri profondi, i valori essenziali di un’opera, di uno scrittore o artista, e in genere di un processo creativo, estetico, e sim. b. Più genericam., capire e spiegare tutto ciò che è espresso o raffigurato in forma simbolica, con segni convenzionali, o comunque con mezzi non accessibili a tutti: i. un’iscrizione etrusca; i. un segnale; i. un quadro surrealista; analogam., i. una fotografia, un disegno, e sim. Anche, rivelare il significato, trarre induzioni o presagi da fatti o fenomeni naturali, da avvenimenti soprannaturali o che tali si credono: i. un sogno, una visione. c. ant. Tradurre, dare di una parola o di un testo in lingua straniera il significato corrispondente nella nostra lingua: Oh madre sua veramente Giovanna, Se, interpretata, val come si dice! (Dante). d. In matematica, considerare in una teoria l’aspetto equivalente di un concetto o di un problema appartenenti a un’altra teoria: i. analiticamente una questione geometrica, considerare il problema di analisi matematica che, per mezzo della geometria analitica, corrisponde al problema geometrico dato. e. In informatica, tradurre in caratteri alfanumerici, mediante una macchina interpretatrice, le informazioni contenute nei fori di una scheda perforata. 2. a. Attribuire un significato, spiegare la natura, la ragione e il fine di determinati atti o fatti, dedurre da indizî o da parole i pensieri e le intenzioni di una persona: i. correttamente i risultati di un esperimento; i. un fenomeno; ha interpretato a rovescio le mie parole; interpretò il mio silenzio come un tacito consenso; il suo intervento fu interpretato come un abuso d’autorità; non saprei come i. il suo gesto; la benevolenza è spesso interpretata come debolezza; i. male o in male o in mal senso, dare a una frase, a un atto, un significato peggiore di quello che ha in realtà, travisarne l’intenzione. Per estens., valutare: i. correttamente i fatti, la situazione; i. in senso positivo, o negativo, i risultati di un sondaggio elettorale. b. Intendere, indovinare ciò che è nell’animo di una o più persone, sostituendosi a queste nel tradurlo in atto o nel manifestarlo: i. i desiderî di qualcuno; iniziando la protesta, interpretò la volontà di tutti i concittadini; nel dir questo, credo di i. i sentimenti di tutti i miei collaboratori. 3. Sostenere una parte in un lavoro teatrale o in un film: i. il cardinale Lambertini, Amleto, Ofelia; Greta Garbo ha interpretato il personaggio di Mata Hari nel film omonimo; i. bene, male la parte, mostrare di averla o non averla intesa e di sapere o non sapere renderne lo spirito nell’azione scenica. In musica, eseguire (o dirigere) un brano vocale o strumentale, rendendo, attraverso la lettura critica, lo stile e le intenzioni dell’autore e la natura particolare del brano: i. Mozart, Bach, Beethoven; ha interpretato la Sonata con grande sensibilità; spesso, però, è usato con il sign. più generico di eseguire, cantare: la prossima canzone sarà interpretata da ..., e simili.