integratore
integratóre agg. e s. m. (f. -trice) [der. di integrare]. – 1. Chi, o che, integra, o serve a integrare; raram. riferito a persona. 2. s. m. In campo farmaceutico, nome indicante, più o meno propriamente, sostanze o preparati commerciali per uso orale che mirano a prevenire o combattere certe carenze, documentabili o presunte, di fattori alimentari, di sali organici o minerali, o altro, in soggetti che si sottopongono a particolari stress (fisici, termici, ecc.). 3. Nel linguaggio scient. e tecn.: apparecchio i. (o macchina i.), lo stesso che integrafo; in elettronica, circuito i. (o integratore s. m.), circuito a elementi passivi (per es. un filtro) o attivi (per es. un circuito a transistori) il quale fornisce in uscita un segnale (per es. una tensione variabile) che è l’integrale rispetto al tempo della funzione che rappresenta il segnale applicato all’entrata; strumento i., strumento di misurazione, indicatore oppure registratore, che integra ed eventualmente totalizza i valori di una grandezza variabile nel tempo (per es., i contatori di acqua, di gas ed elettrici). Come s. m., nella tecnica della trasmissione delle immagini, il dispositivo che, al terminale ricevente, provvede alla sintesi, cioè alla ricomposizione dell’immagine, che, com’è noto, viene trasmessa per elementi singoli, ordinatamente succedentisi nel tempo.