iniziare
v. tr. e intr. [dal lat. initiare, dapprima «iniziare ai misteri religiosi», poi «cominciare», der. di initium «inizio»] (io inìzio, ecc.). – 1. a. tr. Dare inizio, compiere i primi atti di un’azione o di una serie ordinata e conseguente di operazioni; è in genere sinon. di cominciare, ma meno pop. e con accezioni e usi più limitati: Lo cielo i vostri movimenti inizia (Dante); i. lo studio di una lingua; i. la carriera; i. le pratiche per ottenere la pensione; i. l’insegnamento, le ricerche, la pubblicazione di una serie di articoli; la commissione ha iniziato i suoi lavori; abbiamo iniziato con un antipasto a base di pesce; inizio il mio viaggio da Corvara. Con la prep. a e l’infinito: a che ora inizi a studiare? In senso scherz., come critica o commento negativo: è già in ritardo il primo giorno di scuola? Iniziamo bene! b. intr. (aus. essere) Avere inizio, cominciare: lo spettacolo inizia alle ore 21; è iniziata la primavera; la corsa dell’autobus inizia a piazza Cavour. In passato era frequente l’uso come intr. pron.: Per ch’io prego la mente in che s’inizia Tuo moto e tua virtute (Dante); la stagione estiva s’iniziò con un forte temporale; talvolta con valore di passivo: il poema s’inizia con l’invocazione alle Muse; lo spettacolo s’inizia alle ore 21. 2. tr. a. Ammettere alla conoscenza e alla pratica di culti misterici o di altri riti religiosi: lo iniziarono, fu iniziato ai misteri Eleusini; E domanda, con cor di fede attrito, D’inizïarsi al nostro sacro rito (Ariosto). Per estens., ammettere a far parte di una setta o associazione segreta: fu iniziato ai riti massonici. b. fig. Introdurre nella conoscenza diretta di qualche cosa; avviare a un’attività nuova o non ancora praticata, allo studio di una disciplina, all’esercizio di un’arte difficile, e sim.: i. a un gioco; i. all’uso della droga; i. all’ascetismo; i. all’arte, a un’arte, al gusto della buona musica; i. ai piaceri della buona cucina; e in senso più ampio: il Gravina iniziò il Metastasio agli studî classici. ◆ Part. pass. iniziato, per lo più con valore verbale: giunse a cerimonia iniziata; o anche come agg.: non era ancora iniziato a quel rito; per l’uso come sost., v. la voce.