inenarrabile
inenarràbile agg. [dal lat. inenarrabĭlis, comp. di in-2 e enarrabĭlis «che può essere narrato, descritto», der. di enarrare «narrare minutamente»]. – Che non può essere narrato, perché meraviglioso o terribile o complicato o perché richiederebbe troppo tempo, ecc.: udire, vedere, assistere a cose i.; dopo i. peripezie; fu sottoposto a i. patimenti. Spesso con valore enfatico, con il sign. di indicibile, indescrivibile: strazio, dolore i.; l’i. gaudio celeste; O primo entrar di giovinezza, o giorni Vezzosi, inenarrabili (Leopardi). ◆ Avv. inenarrabilménte, in modo inenarrabile: un’esperienza inenarrabilmente felice.