incendio
incèndio s. m. [dal lat. incendium, der. di incendĕre «accendere, incendiare»]. – 1. Evento conseguente all’infiammarsi e al bruciare di sostanze che costituiscono strutture varie o che siano in esse accumulate, e quindi delle strutture e costruzioni stesse, oppure di colture e vegetazioni, o di altri beni mobili o immobili, con danno delle cose e, talvolta, anche delle persone: l’i. divampò improvviso; suscitare, provocare un i.; ravvivare, alimentare l’i.; domare, spegnere, circoscrivere l’i.; l’i. di Troia; l’i. di Roma, sotto il regno di Nerone (64 d. C.); i. volontario; i. doloso, colposo, a seconda che sia stato causato per dolo o colpa; la prevenzione degli i.; assicurazione contro gl’incendî. 2. In senso fig., il divampare violento di una passione: i. d’amore; Di quei cari e superbi occhi ond’io bevo Lenti incendi e furor lungo ed oblio (Carducci); non com., l’i. della guerra (cfr., con simile immagine, conflagrazione), l’i. della discordia. Con altro uso fig., per riferimento al colore rosseggiante delle fiamme: il sole tramontava tra bagliori d’incendio.