incastro
s. m. [der. di incastrare]. – 1. a. L’operazione di incastrare, di inserire cioè un pezzo qualsiasi in un altro corpo in modo che vi rimanga solidamente piantato. In partic., nella scienza delle costruzioni, tipo di vincolo che consente di fissare la sezione di estremità di un solido (per es., trave, arco, piedritto), così da impedire sia le rotazioni della sezione terminale sia gli spostamenti del suo baricentro; viene realizzato inserendo la struttura nel muro per un tratto di conveniente lunghezza. In carpenteria e in falegnameria, unione a incastro, collegamento di due elementi di legno senza uso di chiodi, fatto in modo che le parti sporgenti di uno s’inseriscano negli appositi vani intagliati nell’altro. b. Il vano stesso, l’incassatura in cui qualche cosa viene incastrata. 2. Nella tecnica mineraria, ognuno dei tagli verticali prodotti dalle macchine incastratrici nell’abbattimento dei minerali. 3. fig. Gioco enigmistico costituito da una parola originata da altre due, poste una internamente all’altra (per es., ACCAsciameNTO, parola formata dall’inserzione di sciame in accanto); se applicato a una frase, si ha la frase incastro (per es., MOstra d’aRTE, ottenuta da morte e strada).