imperfetto
imperfètto agg. [dal lat. imperfectus, comp. di in-2 e perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere»]. – 1. a. Non finito, incompiuto: lasciare un’opera i.; avrei lasciato i. qualunque affare, e sarei tornato subito a casa mia (Manzoni); anche, mancante di qualche parte che dovrebbe avere per essere perfetto, cioè intero, compiuto: dimostrazione, argomentazione imperfetta. b. Che ha qualche difetto o manchevolezza, e non raggiunge perciò la perfezione: l’uomo è per sua natura i.; un organismo i., o i. nel suo sviluppo; meccanismo, congegno i. in varie sue parti; un’esecuzione musicale i.; recitazione imperfetta. 2. In grammatica, tempo i. (o assol. imperfetto s. m.), tempo del verbo che, nell’indicativo, esprime un’azione passata considerata nel suo farsi e quindi non ancora compiuta nel tempo a cui il discorso si riferisce (andavo, credevo, sentivo, ecc.). Nel congiuntivo, invece, è usato in correlazione con un tempo storico («sperai che lui mi ascoltasse») o, nel periodo ipotetico, in correlazione col modo condizionale («verrei, se potessi»), o anche in proposizioni indipendenti per esprimere un desiderio («Dio volesse!», «tornasse presto!»). 3. In musica: a. Tempo i., nella teoria medievale, il tempo binario o pari. b. Consonanze i., quelle degli intervalli di terza o di sesta nelle due specie maggiore e minore. 4. In botanica: con riferimento a fiore, sinon. di incompleto; con riferimento a tubo cribroso, sinon. di impervio; forma i. (o stato i. o stadio i.), in alcuni funghi, la fase del ciclo di sviluppo che (in contrapp. alla forma perfetta) si riproduce mediante conidî (perciò detta anche forma conidica) o in altro modo asessuale. 5. In economia: a. Impresa i., l’impresa che produce su ordinazione e non affronta quindi i rischi economici, dipendenti dalla futura situazione del mercato, ma soltanto quelli tecnici. b. Mercato i., quello in cui non si attua la perfetta mobilità dei prodotti e dei fattori produttivi e gli operatori non conoscono pienamente le condizioni del mercato stesso. c. Moneta i., moneta (generalmente quella divisionale) il cui valore legale non coincide con quello intrinseco e per cui non vi è libertà di coniazione e fusione. 6. Nel linguaggio scient., detto di una condizione o ipotesi ideale, quando la si consideri nelle sue reali attuazioni pratiche generalmente non in tutto rispondenti al modello ideale: incastro i.; i. elasticità; i. isotropia. ◆ Avv. imperfettaménte, in modo imperfetto: congegno che funziona imperfettamente; un argomento svolto imperfettamente; un organismo imperfettamente sviluppato.