greenback
(green back), s. m. inv. La banconota del dollaro, così denominata perché ha il retro di colore verde. ◆ Greenback: biglietto di banca, banconota […] A titolo di curiosità si ricorda, infine, che anche nel caso del sinonimo frogskin impiegato per indicare il dollaro (pelle di rana; abbreviato anche come skin) – che in Australia si ritrova anche come toadskin (pelle di rospo) – è il colore verde a connettere the green back (il dorso verde) della rana con il colore verde di a piece of paper money (una banconota). (Enrico Reggiani, Sole 24 Ore, 10 gennaio 2000, p. 48, Lavoro & Carriere) • Le vendite hanno smorzato il breve tentativo di ripresa del «greenback» verificatosi in coincidenza con la pubblicazione degli ultimi dati sull’occupazione negli States, che in ottobre ha creato 337.000 nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli, ben al di là delle previsioni. Ma ormai non bastano più i dati macro a fermare la fuga dal dollaro, che ha ripreso vigore con la riconferma di George W. Bush alla Casa Bianca, eletto anche grazie alle sue promesse di non ridurre i budget per la difesa, per la sicurezza interna e per i programmi sociali. (Gianfranco Modolo, Repubblica, 6 novembre 2004, p. 29, Economia) • La debolezza del «greenback» è dettata dall’indubbio rallentamento dell’economia Usa, dallo sgonfiarsi della bolla immobiliare, dal crescente deficit di bilancio, dalla «stabilità» dei tassi, con il capo della Fed, Ben Bernanke, che non potrà ritoccarli ancora per un bel po’, mentre il suo omologo della Bce, Jean Claude Trichet, prepara un’altra piccola stretta che darà ulteriore fiato all’euro. (Giancarlo Radice, Corriere della sera, 13 luglio 2007, p. 26, Economia).
Espressione ingl. composta dall’agg. green (‘verde’) e dal s. back (‘retro, lato posteriore’).
Già attestato nel Corriere della sera del 18 aprile 1994, p. 19, Economia (Ennio Caretto).