grappolo
gràppolo (ant. grappo) s. m. [dal germ. krappa «uncino»; v. grappa1]. – 1. In botanica, infiorescenza botritica con asse principale che porta a intervalli regolari delle brattee, alla cui ascella sono inseriti pedicelli fiorali di uguale lunghezza (come per es. nelle specie del genere Linaria e in molte crocifere); tra le infruttescenze a grappolo più note, il ribes, e spec. la vite, i cui grappoli sono però composti: un g. d’uva; vitigno che produce grappoli con acini neri (o rossi, dorati, ecc.); grappi vermigli (Carducci). 2. fig. a. Gruppo di cose, d’insetti, e anche di uomini che ricordino in qualche modo la forma d’un grappolo d’uva: frange disposte a grappolo; un g. d’api; si tirava dietro un bel g. di figli; alla porta posteriore dell’autobus era attaccato un g. di persone (in questo sign. è anche com. la locuz. g. umano); per estens., un g. di spropositi e sim., una grande e fitta quantità; a grappoli, in grande abbondanza. In partic., grappolo di mine, complesso di mine antiuomo e anticarro, o anche soltanto antiuomo, poste in un’area semicircolare, con raggio di circa due passi; in marina, gruppo di poche mine, sparse in una limitata zona di mare; bomba a g., formata da un contenitore che in volo si apre sganciando centinaia di ordigni (è detta anche cluster bomb). b. Nel linguaggio scient. (biologia, fisiologia, biochimica, fisica, ecc.), come traduz. dell’ingl. cluster, gruppo di unità affini o topograficamente prossime, anche se non strettamente collegate. c. In statistica, insieme di casi o unità statistiche della stessa natura, considerato come a sé stante e distinto da qualsiasi altro insieme; può riferirsi a raggruppamenti di più unità contigue (per es., i primi cinque individui di un elenco) o a insiemi parziali costituenti a loro volta unità di ordine superiore (per es., l’insieme dei membri di una famiglia). ◆ Dim. grappolétto, grappolino; spreg. grappolùccio; accr. grappolóne.