gelare [lat. gĕlare] (io gèlo, ecc.). - ■ v. tr. 1. [rendere freddo come ghiaccio, anche fig.: una temperatura che gelava l'acqua; la notizia mi gelò il sangue] ≈ (non com.) aggelare, congelare, ghiacciare, (non com.) raggelare, [spec. fig.] agghiacciare. ‖ assiderare. ↔ scaldare, sgelare. 2. (fig.) [togliere improvvisamente la cordialità, lasciando ammutoliti: la sua comparsa gelò l'ambiente; la sua risposta ci ha gelato] ≈ freddare, fulminare, impietrire, paralizzare, raggelare. ‖ lasciare di sasso (o di stucco), sbalordire, sconcertare. ■ v. intr. (aus. essere) e gelarsi v. intr. pron. 1. [farsi ghiaccio, diventare ghiaccio: l'acqua gela a zero gradi; il lago (si) è gelato] ≈ (non com.) agghiacciarsi, congelarsi, ghiacciare, ghiacciarsi, (non com.) raggelarsi. ↔ disgelare, sciogliersi, sgelare. 2. (fig.) [diventare freddo come il ghiaccio: con questo freddo (mi) sto gelando] ≈ agghiacciare, assiderare, congelare, ghiacciare, morire di freddo, (scherz.) surgelare. ↓ battere i denti, intirizzirsi. ↔ morire di caldo, sudare. ● Espressioni: sentirsi gelare (il sangue) [provare grande spavento o raccapriccio] ≈ agghiacciarsi, atterrirsi, inorridire. ↓ impaurirsi, spaventarsi. ■ v. impers. (aus. essere o avere) [fare il gelo: stanotte è gelato] ≈ ghiacciare.