garofano2
garòfano2 (ant. gheròfano, region. garòfolo) s. m. [lat. caryophyllum (con pron. sdrucciola nell’uso pop.), dal gr. καρυόϕυλλον]. – 1. a. Nome delle varie specie di piante del genere Dianthus, famiglia delle cariofillacee, che comprende erbe ornamentali, con fiori riuniti in infiorescenze terminali a petali bianchi, rosei, rossi o screziati, spesso profumati; largamente coltivata in numerose varietà è la specie Dianthus caryophyllus, comunem. detta garofano, a grandi fiori doppî, indigena della regione mediterranea; si coltivano anche, per i fiori, il g. selvatico (lat. scient. Dianthus carthusianorum) e il g. a mazzetti (lat. scient. Dianthus barbatus), ambedue spontanei in Italia, il g. a pennacchio (lat. scient. Dianthus superbus) e il g. da bordura o pennini (lat. scient. Dianthus plumarius), spontanei nei pascoli montani, il g. della Cina (lat. scient. Dianthus chinensis), ecc. b. Il fiore della pianta di garofano, nelle sue diverse varietà: un mazzo di g. rossi, bianchi, variegati; portare un g. all’occhiello. 2. a. Nome di altre piante della famiglia delle cariofillacee (fior di cuculo, saponaria, ecc.), e anche di famiglie diverse (orchidacee, rose, nigella, ecc.). b. G. indiano, altro nome della pianta tagete. c. L’albero dei chiodi di garofano (v. chiodo). Olio di garofano, olio essenziale che si ottiene distillando in corrente di vapore i chiodi di garofano, usato in odontoiatria come antisettico e antidolorifico locale, e in profumeria. 3. In zoologia, g. di mare, nome comune di alcune attinie della famiglia metrididi. ◆ Dim. garofanino, anche con sign. proprî (v. la voce); meno com. il dim. garofanétto e l’accr. garofanóne.