forchetta
s. f. In statistica, ampiezza della possibile oscillazione tra un valore minimo e uno massimo. ◆ L’ultimo esempio è stato l’Enel. La più grande offerta pubblica di vendita fatta in Europa: trentamila miliardi. Il Tesoro ha utilizzato il suo potere per incassare: ha ampliato la quantità delle azioni offerte rispetto all’iniziale previsione e ha scelto il prezzo più alto nella forchetta di ipotesi inizialmente individuate. Insomma ha cambiato, a proprio favore e del tutto legittimamente, l’offerta. (Foglio, 7 dicembre 1999, p. 3) • Per definire un contribuente minimo si guarderà in primo luogo ai suoi ricavi annui, e le ipotesi finora formulate indicano una forchetta compresa tra i 20 e i 30mila euro. (Marco Mobili, Sole 24 Ore, 20 agosto 2007, p. 5, In primo piano) • Quanto al futuro un po’ d’incertezza rimane. «Abbiamo indicato una forchetta di risultati e non un numero preciso -- ha spiegato [Alessandro] Profumo -- perché bisogna tenere conto dell’alta volatilità dei mercati finanziari». (Luca Pace, Giornale, 9 maggio 2008, p. 23, Economia).
Nuovo significato del s. f. forchetta.