fissatore
fissatóre s. m. e agg. [der. di fissare]. – 1. s. m. (f. -trice) In tintoria e nella lavorazione dei tessuti, l’operaio addetto al fissaggio dei colori. 2. agg. e s. m. Di sostanza che ha la proprietà o la funzione di fissare, di stabilizzare. In partic.: a. In biologia, f. di azoto (o azotofissatore), organismo, come certi batterî, capace di fissare l’azoto atmosferico e di organicarlo. Analogam. si parla di attitudine o capacità fissatrice dei batterî. b. Nella tecnica fotografica, f. o, più spesso, bagno f., sinon. di bagno di fissaggio (v. fissaggio, n. 2). c. In istologia, nella tecnica della fissazione, agente chimico usato per uccidere le cellule, denaturare in maniera irreversibile i composti organici in esse contenuti, e assicurarne la conservazione. d. Cosmetico, costituito da una crema leggera, o da un liquido per lo più spruzzato con apposito nebulizzatore, che serve a tenere composta la capigliatura. Anche, nome generico di liquidi usati dai parrucchieri nella messa in piega dei capelli o nell’esecuzione della permanente per fissare le ondulazioni ottenute col calore o con mezzi chimici.