filatura
s. f. [der. di filare3]. – 1. a. La serie delle operazioni che subiscono le fibre tessili per dare origine a filati (cioè la scomposizione delle falde pressate in fiocchi, l’apertura e pulitura delle fibre, la loro battitura, cardatura e pettinatura, l’accoppiamento, lo stiro e, infine, la torsione, seguita dalla condizionatura). b. Operazione del filatoio che trasforma il lucignolo in filato. c. Stabilimento nel quale si trasformano in filati le fibre tessili seguendo un programma prestabilito di lavorazione: assume diversi nomi secondo la natura delle fibre (canapificio, cotonificio, filanda, iutificio, lanificio, linificio, ecc.). 2. a. In botanica, f. dei grappoli della vite, la trasformazione in cirri di alcuni grappolini. b. In patologia vegetale, sinon. di filosità.