fermare
v. tr. [lat. fĭrmare «rendere stabile», der. di fĭrmus «fermo, stabile, saldo»] (io férmo, ecc.). – 1. a. Fissare, rendere saldo, stabile: f. un bottone che ciondola; f. un chiodo; f. il punto, nel cucito; f. le finestre, le imposte, le persiane, fissandole con apposito congegno perché non sbattano al vento. Anche estens. o fig.: f. il colore (nei dipinti a olio), passandoci sopra la vernice; in musica, f. la voce, renderla sicura nell’intonazione e capace di tenere la nota per tutto il suo valore; f. sulla carta i proprî pensieri; f. una data nella memoria; f. un’immagine nella mente; letter., f. l’animo a una cosa (o di fare una cosa), risolvere, decidere: fermato così un poco l’animo a una deliberazione, poté finalmente chiuder occhio (Manzoni). b. letter. Stabilire, confermare: nel fermar tra Dio e l’uomo il patto (Dante); e questo fermaron con giuramento (Boccaccio); f. un prezzo, fissarlo. c. Di carni da mangiare, dare loro una leggera cottura perché non vadano a male. 2. a. Arrestare, trattenere, interrompere il moto di qualche cosa: f. una macchina; f. una carrozza; f. un cavallo; f. un ladro che fugge; f. il nemico che avanza o f. l’avanzata del nemico (analogam., nello sport, f. l’avanzata di una squadra, o f. una squadra, in competizioni di campionato, sconfiggere una formazione avversaria favorita o in forte posizione di classifica o già avviata verso la vittoria finale); Giosuè fermò il sole; non è possibile f. il tempo; f. la circolazione, impedirla, intralciarla; f. il sangue, arrestarne l’efflusso; letter., f. il piede o i piedi, f. il passo; fermalo!, invito a trattenere un uomo, un animale che fugge; f. qualcuno, trattenerlo per via rivolgendogli la parola, o in genere trattenerlo a parlare: fermai il primo che passava per domandargli la strada; m’ha fermato il direttore nel suo ufficio; fig.: f. l’attenzione, il pensiero, gli occhi sopra una cosa. b. Sospendere, interrompere: f. il canto, la lettura, il lavoro, il gioco. c. Sottoporre una persona al fermo di polizia. d. Impegnare, prenotare, farsi riservare: f. un appuntamento, una camera d’albergo. 3. intr. pron. a. Cessare di muoversi, di camminare, di avanzare: un correre, un fermarsi a vicenda, un consultare tumultuoso (Manzoni); mi fermai a metà salita per riprendere fiato; fermarsi di botto, in tronco, di colpo, tutt’a un tratto. Fare sosta in qualche luogo: fermarsi a contemplare un quadro; m’ero fermato davanti a un’edicola; si sentiva da lontano il verso lugubre di un gufo che aveva preso l’abitudine di fermarsi proprio sul tetto del cascinale a cantare con voce di sventura (Romana Petri); fig., fermarsi al primo uscio o alla prima osteria, appigliarsi al primo partito che càpita. b. Trattenersi in qualche posto o con qualcuno: debbo fermarmi in ufficio fino a tardi; s’era fermato a parlare col portiere. c. Interrompersi in ciò che si sta facendo, fare una sospensione, una pausa: vai avanti, non ti fermare ogni momento; dopo ogni frase si fermava per studiare l’effetto delle sue parole; ho lavorato tutto il pomeriggio senza fermarmi un solo istante; non fermarsi mai, essere attivissimo, essere in continuo movimento. d. Di meccanismo, cessare di funzionare: s’è fermato l’orologio; il motore si fermò improvvisamente; analogam.: gli s’è fermato il cuore. 4. intr. (aus. avere) a. Lo stesso che fermarsi, nel sign. di interrompere il movimento, cessare d’avanzare: ferma!, fermate!, invito a fermarsi rivolto a chi cammina o corre (a piedi, a cavallo, con un veicolo), o anche invito a cessare dal fare cosa sgradita o molesta e sim. In partic., di veicoli, fare sosta: è un treno che ferma a tutte le stazioni; l’autobus ferma proprio davanti a casa mia; fermeremo al prossimo distributore per fare rifornimento di carburante. b. Nella caccia, si dice del cane da ferma che rimane immobile appena scovata la selvaggina; un cane ferma a comando o spontaneamente, a seconda che, per fare ciò, abbia bisogno o no del suggerimento del cacciatore. ◆ Part. pass. fermato, anche come agg. e sost., soprattutto con riferimento a persona sottoposta a fermo di polizia: i fermati furono subito rilasciati.