faglia1
fàglia1 s. f. [dal fr. faille, di origine vallona, der. di faillir «mancare»]. – In geologia, frattura di masse rocciose accompagnata da spostamento relativo delle due pareti (o labbri) lungo il piano di frattura o di faglia, che può essere verticale o inclinato, così che terreni originariamente alla stessa quota vengono a trovarsi a diverso livello; si dice chiusa se le pareti sono rimaste a contatto, beante nel caso contrario; nelle faglie a piano inclinato si ha una f. diretta o di distensione quando lo spostamento ha causato un abbassamento della parte (detta tetto) al di sopra del piano di faglia rispetto a quella sottostante (detta letto), altrimenti una f. inversa o di compressione. Specchio di faglia, superficie di taglio, talora liscia e lucida, per lo più solcata e striata, prodotta dallo spostamento relativo delle masse litoidi; rigetto di faglia, lo spostamento relativo di due parti omologhe rispetto al piano di faglia; f. orografica, quella che ha originato un dislivello sulla superficie del suolo. Quando manca un evidente specchio di faglia, sostituito da una fascia di roccia frantumata (breccia di frizione), la faglia stessa viene detta cataclastica; le faglie con movimento orizzontale e piano verticale sono dette trasformi o trascorrenti, quelle che danno luogo a movimenti e spostamenti attuali attive, e inattive o morte le altre.