eteronimo
eterònimo agg. e s. m. [dal gr. ἑτερώνυμος «che ha un nome diverso», comp. di ἑτερο- «etero-» e ὄνομα, ὄνυμα «nome»]. – 1. In grammatica, di nomi che sono fra loro in rapporto di eteronimia. Con altro sign., in linguistica, ciascuna delle due parole di due lingue diverse considerabili l’una la traduzione dell’altra (e viceversa): l’e. italiano dell’inglese «library» è «biblioteca», non «libreria»; il rapporto di eteronimia è definibile in genere per via di approssimazione, in quanto raramente la sovrapponibilità semantica tra parole di lingue differenti è totale (v. il sign. 2 di anisomorfismo). 2. In bibliologia, di pubblicazione che porta il nome di un altro autore. Come s. m., il nome d’altro autore (anche fittizio) sotto cui si cela l’autore vero: gli e. di Fernando Pessoa. 3. In elettricità e magnetismo, detto di cariche elettriche, di poli magnetici, di poli di una pila, ecc., aventi nome (o segno) contrario.