eliotropio
eliotròpio s. m. [dal gr. ἡλιοτρόπιον (nei sign. 1, 2, 3 a), comp. di ἥλιος «sole» e tema di τρέπω «volgere», lat. heliotropium (limitatamente ai sign. 2 e 3 a)]. – 1. Nome dato dai Greci antichi a un tipo di orologio a sole (gnomone), di cui essi si servivano per osservazioni astronomiche (solstiziali). 2. Minerale, varietà di calcedonio, di colore verde, con macchie rosse dovute a ossidi di ferro o a inclusioni di diaspro; è usato come pietra semipreziosa, e deve la sua denominazione alla presunta proprietà di riflettere i raggi del sole con splendore sanguigno, quando è immerso in acqua. V. anche elitropia. 3. a. Genere di piante boraginacee (lat. scient. Heliotropium), presenti nelle regioni calde e temperate di tutto il globo con oltre 200 specie, di cui sei in Italia; fra queste l’eliotropio o erba porraia (Heliotropium europaeum), erba annua, grigiastra, con fiori bianchi, comune nei campi e tra le macerie e gli incolti del Mediterraneo e Asia centr., un tempo usata in medicina come astringente e cicatrizzante. Una specie dell’America Merid., la vaniglia (lat. scient. Heliotropium peruvianum), da non confondere con la droga dello stesso nome, è coltivata nei giardini per i fiori violetti e profumati. b. Il profumo di Heliotropium peruvianum (più spesso indicato col nome fr. héliotrope): ella aspira con delizia il sottile odore di e. esalante dalla pelliccia preziosa (D’Annunzio). c. Nel linguaggio letter. la parola è usata anche, con riferimento al suo sign. etimologico, per indicare genericam. pianta che si volge verso il sole, e soprattutto il girasole (cfr. elitropio). 4. Denominazione di un gruppo di coloranti organici, in genere costituiti da diazoderivati (per es., della benzidina), che tingono il cotone in rosso viola in bagni non mordenzati.