elettroforesi
elettroforèṡi s. f. [comp. di elettro- e del gr. ϕόρησις «trasporto», dal tema di ϕορέω «trasportare»]. – Fenomeno fisico consistente nello spostamento unidirezionale di particelle colloidali (micelle) sotto l’azione del campo elettrico tra due elettrodi (è chiamato più in partic. anaforesi o cataforesi, secondo che lo spostamento avvenga verso l’anodo o verso il catodo). Viene sfruttato in procedimenti per separare la fase dispersa di un sistema colloidale, invece dell’elettrodialisi; nella tecnica, quando si voglia depositare in modo uniforme un certo materiale sulla superficie di oggetti (per es., nella fabbricazione dei catodi per tubi termoelettronici, o nella verniciatura di automobili); e, in medicina, per lo studio a fini diagnostici della composizione proteica del plasma e degli essudati. E. su carta, sinon. di elettrocromatografia.