durare
v. intr. e tr. [lat. dūrare, der. di durus; propr. «rendere o diventare duro»]. – 1. intr. (aus. essere e avere) a. Continuare a essere, a sussistere: ciò che è terreno non può d.; O anima cortese mantoana, Di cui la fama ancor nel mondo dura, E durerà quanto ’l mondo lontana (Dante); estendersi nel tempo, continuare: lo spettacolo durava già da più di due ore; la guerra è durata sei anni; è durato a piovere per un’ora (ma: ha durato a piovere per varî giorni, in base alla regola di solito seguita per l’uso dell’ausiliare con i verbi impersonali relativi a fenomeni atmosferici); ha durato più di un’ora a chiacchierare; quanto durerà questa baldoria? Con uso impersonale, continuare a lungo (sottint. «la situazione attuale» o simili): speriamo che duri!; durasse almeno!; finché dura! ...; così non può d. (di cosa insopportabile, che va avanti da tempo). b. Prolungarsi: pare che il caldo voglia d. quest’anno; ogni bel gioco dura poco, quando uno scherzo si prolunga oltre i limiti. c. Mantenersi, resistere: ha durato poco in quell’ufficio; ha durato a lavorare così tutta la vita; duro poco a nuotare sott’acqua; le scarpe durano poco tempo a questi ragazzi. 2. tr. Sopportare, spec. nella frase durare fatica, stentare, avere difficoltà: duro fatica a camminare, a stare in piedi; duravo fatica a credergli; si dura fatica a insegnargli qualcosa; nell’uso letter. anche in altre espressioni, e con sign. più ampio, di sostenere, o continuare a sopportare: d. la fame, d. molti stenti; Per greppi senz’orma le corse affannose, Il rigido impero, le fami durar (Manzoni); Se la vita è sventura, Perché da noi si dura? (Leopardi); prov., chi la dura (cioè chi resiste, chi insiste) la vince. ◆ Il part. pres. durante, un tempo comune col suo valore verbale, è oggi adoperato quasi solo nella frase proverbiale terzo (o quarto) aprilante, quaranta dì durante; è invece frequente come prep. temporale (v. durante).