dolciastreria
s. f. (iron. spreg.) Atteggiamento sdolcinato e appiccicoso, smanceroso. ◆ Intellettuali, fior di letterati, firme dell’arte, della musica sono tra i più frequenti e recidivi utilizzatori di chicche. Io avverto in questo stultifero bisillabo chic-ca una concentrazione di dolciastrerie peggiori dei lukumi orientali, nauseanti solo a vederli. […] La paroletta cretina gli si è attaccata alle corde vocali, è dentro alle sue profondità cerebrali... È intelligente, colto, eppure gli viene da spruzzarti in faccia quel bisillabo ignobile, stretto parente sonoro di cacca, checca, altre parole da eliminare… (Guido Ceronetti, Sole 24 Ore, 17 giugno 2007, p. 35, Vetrina).
Derivato dall’agg. dolciastro con l’aggiunta del suffisso -eria2.