displuvio
displùvio s. m. [nel linguaggio degli archeologi anche in forma lat., displuvium, tratto dal lat. class. displuviatus (v. displuviato), sul modello del lat. impluvium, compluvium]. – 1. In geografia fisica, lo stesso che spartiacque; linea di d., la linea culminante di un rilievo che determina il limite tra un bacino idrografico e i contermini. In senso fig., il punto d’incontro e di separazione tra due periodi storici, due correnti artistiche o di pensiero, ecc.: la linea di d. tra la poesia dell’Ottocento e quella del Novecento. 2. In architettura, spigolo del diedro convesso (detto anche colmo, quando è orizzontale) formato da due falde di tetto contrapposte, lungo il quale si divide lo scolo delle acque piovane; è generalmente costituito da una fila di tegole di forma appropriata, dalla quale si dipartono le altre file di tegole che costituiscono il manto di copertura delle due falde di tetto.