dialettomania
s. f. Affezione smodata per l’uso delle parlate locali. ◆ Data l’improponibilità degli emblemi padani nell’estremo ponente ligure (realtà storico-culturale distante anni luce dalla cosiddetta Padania), i leghisti si riconoscono solo nei motivi più banali (e volgari) del loro movimento: razzismo ignorante, campanilismo da sagra, dialettomania, antiglobalismo alla [José] Bové e hanno perciò poco da dividere con una pratica politica che, nel bene e nel male, è ancora ispirata alla equanimità istituzionale della vecchia (e ormai addirittura compianta) Democrazia Cristiana. (Vittorio Coletti, Repubblica, 16 giugno 2004, Genova, p. II).
Composto dal s. m. dialetto con l’aggiunta del confisso -mania.
Già attestato nel Corriere della sera del 4 settembre 1992, p. 9 (Paolo Di Stefano).