deislamizzarsi
v. intr. pron. Superare una fase storica caratterizzata dall’ideologia teocratica islamica. ◆ E ha voluto impedire che l’Iran, un Paese dove l’occidentalizzazione era molto avanzata, si deislamizzasse, così come si stava decomunistizzando la Russia e cominciava a decomunistizzarsi la Cina. (Giornale, 15 settembre 2001, p. 17, Commenti) • Che cosa dovrebbe fare invece l’Europa? «Accettare le sfide e il confronto. Con i cattolici, ma anche con i musulmani. Stiamo attenti a non equivocare il termine “moderato”: non può voler dire “attenuato” perché alla fine non esprime più nulla. Abbiamo piuttosto bisogno di imparare a convivere con musulmani veri e viceversa. Non chiediamo quindi a loro di deislamizzarsi, ma neanche ai cattolici di non essere più se stessi» [Giorgio Rumi intervistato da Roberto Zuccolini]. (Corriere della sera, 10 ottobre 2004, p. 14, Esteri).
Derivato dal v. intr. pron. islamizzarsi con l’aggiunta del prefisso de-.