decompressione
decompressióne s. f. [comp. di de- e compressione]. – 1. Nella tecnica, abbassamento della pressione del gas contenuto in un ambiente e anche la condizione del gas o dell’ambiente in cui si opera la decompressione. In partic.: cabina di d., ambiente che, negli stabilimenti che utilizzano gas naturale, contiene, oltre a varie apparecchiature di controllo, le valvole riduttrici di pressione poste tra la condotta esterna di distribuzione e quella interna dell’impianto; camera di d., locale di lamiera d’acciaio, di forma per lo più cilindrica, a pressione gradualmente decrescente a partire da un certo valore iniziale, utilizzato per curare i disturbi cui vanno soggetti gli operai che lavorano ad aria compressa, i palombari, i subacquei, ecc., per le prove di resistenza degli aviatori, e anche per curare la tosse convulsa; malattia da d., altro nome della malattia dei cassoni (v. cassone). In aeronautica, d. esplosiva, passaggio rapidissimo dalla pressione esistente nella cabina di un velivolo pressurizzato alla pressione effettiva, corrispondente alla quota di volo: può avvenire per una falla di modesta entità della cabina (per es., rottura di un finestrino), oppure per il distacco di parte della fusoliera dovuta ad affaticamento e rottura del materiale, con conseguenze che possono consistere in danni fisiologici gravi per i passeggeri e l’equipaggio, o avere, come nel secondo caso, esiti irreparabili. 2. In elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni, sinon. di espansione, come operazione inversa della compressione: d. del segnale, d. dei suoni. 3. In informatica, estrazione dei file contenuti in un archivio compresso (v. compressione, n. 3).