dabbene
dabbène agg. e s. m. [comp. di da e bene2], invar. – 1. agg. Onesto, probo: uomo d., persona d., famiglia d.; è una casa d.; ragazza d., ben educata, corretta; ironicamente: la zia, ben degna consorte, molto dabbene, Ligia al passato, sebbene amante del Re di Sardegna (Gozzano). Anteposto, nella locuz. dabben uomo (anche unito, dabbenuomo), indica invece credulità, semplicità, ingenuità eccessiva: il dabbenuomo aveva briga bastevole colle croste di formaggio e la grattugia (I. Nievo). Raro il superlativo: come uomo dabbenissimo che era, non arrivava a supporre che potessero ingannarlo (Pirandello). 2. s. m., ant. Il dabbene, la bontà d’animo, l’onestà.