costola
còstola s. f. [lat. tardo costŭla, dim. di costa]. – 1. Sinon. di costa nel sign. anatomico; è forma meno com. nel linguaggio medico ma più diffusa nel linguaggio corrente. Locuzioni e modi fig.: mostrare le c., di persona o animale molto magro (analogam., gli si vedono, gli si contano le c.); rompere le c., spianare le c. a qualcuno, dargli una buona dose di legnate; discendere, venire, uscire dalla (o essere della) c. di Adamo, iron. o scherz., essere di antica nobiltà; con altro senso, siamo tutti della c. di Adamo, siamo tutti uomini e abbiamo perciò i difetti, le debolezze proprie dell’uomo; stare, mettersi alle c. di qualcuno, stargli sempre dietro, vigilarlo; avere qualcuno alle c., averlo sempre accanto, esserne perseguitato, infastidito: aveva sempre i creditori alle c.; meno com., mangiare alle c. di qualcuno, vivere a sue spese. 2. Parte della lombata di un animale macellato, senza il filetto: c. di vitello, di manzo, di maiale. 3. estens. a. La parte del coltello, o di simili arnesi, opposta al taglio; c. del pettine, la parte senza i denti. b. Dorso di un libro, o anche di altri oggetti. c. In architettura, c. di una volta, la nervatura sporgente dalla superficie d’intradosso, detta più comunem. costolone. 4. a. In botanica, nervatura mediana della foglia, spec. se molto grossa (per es. nel carciofo); più genericamente, prominenza longitudinale alla superficie di un organo, per es. sui frutti delle ombrellifere. b. Costole d’asino, erba perenne delle composite liguliflore (Hypochoeris radicata), comune negli incolti di tutta Italia, alta quasi un metro, con foglie radicali dentate o sinuate, che si mangiano cotte o crude. 5. In geometria, sinon. poco com. di spigolo. 6. In marina, ciascuno degli elementi trasversali che formano il sostegno del fasciame esterno degli scafi di legno o di acciaio; è detta anche costa o ordinata. ◆ Dim. costolétta (v.), costolina (quella dei bambini o delle piccole foglie); accr. costolóne m. (v.).