coscienza /ko'ʃɛntsa/ (ant. conscienza, conscienzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire]. - 1. a. (filos., psicol.) [conoscenza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno: c. di sé; ho c. di ciò che dico] ≈ cognizione, consapevolezza, percezione, sensazione, sensibilità. ‖ discernimento. ↔ inconsapevolezza, incoscienza, insensibilità. b. (estens.) [insieme delle facoltà percettive] ≈ conoscenza, sensi. ● Espressioni: perdere coscienza → □; riprendere (o riacquistare) coscienza → □. 2. [consapevolezza del valore morale del proprio operato, sentimento del bene e del male che si fa: avere, non avere c.; agire con (o secondo) c.] ≈ ‖ anima, cuore, umanità. ● Espressioni: peso sulla coscienza → □. ▲ Locuz. prep.: in (tutta) coscienza ≈ onestamente, sinceramente. 3. [comportamento leale ed onesto] ≈ correttezza, lealtà, onestà, probità, rettitudine, schiettezza, sincerità. ↔ disonestà, slealtà. 4. [comportamento eticamente e professionalmente accurato: è un medico che ha c. nella sua professione] ≈ e ↔ [COSCIENZIOSITÀ]. 5. [consapevolezza di fronte a determinati fatti: avere una c. civica; c. sociale] ≈ interesse, sensibilità, sollecitudine. ↔ disinteresse, indifferenza, insensibilità. □ perdere coscienza ≈ perdere i sensi (o conoscenza), svenire, venire meno. ↔ riacquistare (o riprendere) i sensi (o conoscenza), riaversi, rinvenire, riprendersi. □ peso sulla coscienza [assillo interiore per un errore commesso] ≈ rimorso. □ riprendere (o riacquistare) coscienza ≈ riaversi, rinvenire, riprendersi.