cortina1
cortina1 s. f. [lat. tardo cortīna, der. di cors cortis «cortile, corte», per calco del gr. αὐλαία «tenda, cortina», der. di αὐλή «aula, corte»]. – 1. a. Tendaggio destinato a isolare l’interno di una stanza o una parte di essa dall’ambiente circostante; in passato, parte integrante del letto a baldacchino e dell’alcova, ove separava il giaciglio dal resto della camera, o parte decorativa del trono e di altri mobili da parata, in epoca recente complemento pratico e ornamentale di porte e finestre. b. ant. Sipario: Quale al cader de le c. suole Parer fra mille lampade la scena (Ariosto). c. estens. e fig. Qualsiasi cosa che si distenda sopra una superficie a guisa di copertura, o che si frapponga fra un oggetto e chi guarda in modo da impedirne la vista, o che comunque ricordi, per la funzione o l’aspetto, una cortina: La tua casa che veste una cortina Di granoturco fino alla cimasa (Gozzano); c. di nebbia, di fumo, strato di nebbia o di fumo denso; nel linguaggio militare, c. nebbiogena (o, meno propriam., fumogena), nube di vapori densi e persistenti emessa da speciali apparecchi, che, distendendosi intorno a un obiettivo terrestre o intorno a una nave, ne impedisce la visuale al nemico. Nell’uso militare, è detta cortina anche una forma d’intervento delle artiglierie e dei mortai diretta a realizzare una distribuzione regolare e lineare del fuoco, di orientamento e ampiezza previsti. C. di ferro, espressione che deve la sua fortuna all’uso fattone, nella forma ingl. iron curtain, dal premier ingl. W. Churchill in un discorso del marzo 1946 (in Italia si è detto anche sipario di ferro, cortina o sipario d’acciaio), e che nel linguaggio polemico e giornalistico ha indicato fino al 1990 la separazione, territoriale e ideologica, fra i paesi dell’Europa orientale e quelli dell’Europa occidentale, in seguito alla divisione, istituitasi dopo la seconda guerra mondiale, dell’Europa in due sfere d’influenza, rispettivamente sovietica e anglo-americana; anche semplicem. cortina, nella locuz. avv. o agg. oltre c. (o oltrecortina), per riferirsi a ciò che si trovava al di là della cortina di ferro, cioè nei paesi comunisti dell’Europa orientale: paesi, economia, d’oltre c.; o per indicare i luoghi stessi: andare oltre c., venire d’oltre cortina. d. In araldica, ciascuna delle parti del padiglione, disposte ai due lati sotto il colmo o cappello. 2. In botanica, residuo del velo di alcuni funghi (come quelli del genere cortinario) che, rompendosi, rimane aderente al cappello formando una frangia. 3. Nell’antica architettura militare, l’insieme dei tratti di una cinta muraria compresi fra le torri o fra i bastioni, con caratteristiche strutturali legate ai diversi sistemi difensivi e offensivi in uso nelle varie epoche. 4. Muratura di materiale laterizio costituente le due facce, esterna e interna, dei muri (detti appunto muri a cortina), costruita secondo una tecnica affermatasi presso i Romani, diffusa spec. nel Medioevo e nel Rinascimento, e ancora in uso ai nostri giorni con funzione decorativa e protettiva; (muri di) mattoni disposti a cortina, lo stesso che disposti in chiave (v. chiave, n. 7 b). Il termine si estende talora, con sign. analogo, anche a muri costruiti con blocchi di pietra. 5. ant. Territorio immediatamente adiacente a una città (sign. già latino, che vive tuttora in alcuni toponimi, come Cortina d’Ampezzo).