concorso2
concórso2 s. m. [dal lat. concursus -us, der. di concurrĕre «concorrere»]. – 1. a. Il concorrere di gente a uno stesso luogo, affluenza: ci fu un gran c. di popolo; il convegno s’è inaugurato con scarso c. di partecipanti. b. Convergenza, incontro di elementi geometrici. In partic., punto di c., punto d’incontro di due o più rette convergenti (così, il fuoco di una lente o di uno specchio curvo è il punto di concorso dei raggi luminosi che incidono sulla lente o sullo specchio parallelamente all’asse ottico); nelle arti figurative, espressione con cui Guidobaldo Dal Monte indicò, nel suo trattato di prospettiva (1600), quello che sarà poi chiamato il «punto di fuga» di una retta, cioè il punto del quadro nel quale viene proiettato, dal centro di vista, il punto «infinitamente lontano» della retta. 2. fig. a. Partecipazione, cooperazione con altri: c. a (in) una spesa; offrire il proprio c. per l’attuazione di un’opera; quando si tratta della pulizia delle strade, si deve domandare ad ogni cittadino il suo concorso; c. divino, l’intervento della Provvidenza nelle cose umane. Con sign. particolari in diritto: c. ereditario, partecipazione di più eredi all’eredità; c. di più persone nel reato, quando due o più persone concorrono con la loro attività a realizzare un fatto previsto dalla legge come reato; c. di colpa, quando un determinato evento dannoso è dovuto, oltre che all’attività colposa di un altro soggetto, anche a quella del soggetto che lo subisce (che avrà, pertanto, una diminuzione nel suo diritto al risarcimento). b. Incontro, intervento contemporaneo di più fatti o elementi: c. di cause; c. di fenomeni; provò la sua teoria col c. di molti argomenti. In diritto, c. di azioni, l’esistenza, in uno stesso fatto, di una duplice illiceità giuridica, la illiceità penale e la illiceità civile; c. fra diritti soggettivi, coesistenza di più diritti soggettivi appartenenti a soggetti diversi e aventi il medesimo oggetto anche se contenuto e natura diversi; c. di reati, violazione molteplice della legge penale commessa da un medesimo soggetto con una stessa azione o con azioni distinte: si distingue in c. materiale (quando il soggetto compie più reati con altrettante azioni) e c. formale (quando il soggetto commette più azioni esecutive di uno stesso reato); c. di pene, nel caso di concorso materiale di reati, cumulo delle pene corrispondenti ai singoli reati. 3. a. Gara indetta da un ente pubblico o da persone private allo scopo di scegliere i migliori o i più idonei fra più aspiranti: c. amministrativo, per aspiranti a un pubblico impiego o a una promozione nelle pubbliche amministrazioni (c. a cattedre nelle scuole medie, c. al posto di segretario comunale, ecc.), distinto in governativo, provinciale, ecc., secondo che sia bandito dallo stato, da una provincia, ecc., o nazionale, regionale, comunale, ecc., secondo che vi siano ammessi tutti i cittadini dello stato, o quelli di una sola regione, di un solo comune, ecc.; c. per titoli, quando la dimostrazione della capacità del candidato si basa su elementi precostituiti (certificati di studî compiuti, opere tecniche o scientifiche, attività svolta, ecc.), c. per esami, quando la prova della capacità viene fornita per mezzo di lavori su temi assegnati da apposita commissione, di esami orali e talvolta di prove pratiche; c. nazionale di pittura, di scultura; c. per un monumento, per il progetto di un complesso edilizio, ecc.; bando di concorso, e bandire, pubblicare, aprire un c.; mettere a concorso (un ufficio, un posto, una cattedra, ecc.); essere ammesso a un c., prendere parte o partecipare a un c.; giudicare, sospendere, rinviare, annullare un c.; vincere un concorso. Alcune di queste locuzioni si estendono anche alle accezioni seguenti. b. Concorso a premî, tipo di manifestazione pubblicitaria con premî offerti soltanto ad alcuni dei partecipanti, su designazione della sorte o sulla base della loro abilità o di altri determinati requisiti. Concorso pronostici, fondato sulla previsione dell’esito di gare, spec. calcistiche o ippiche, e la cui organizzazione costituisce un monopolio fiscale dello stato. Concorso di bellezza, gara che ha lo scopo di eleggere la più bella (che sarà detta reginetta o miss) fra le rappresentanti di una nazione, di una regione, di una città, o di un certo settore dell’industria, del turismo, ecc. c. Nell’atletica leggera, nell’automobilismo, in ginnastica, gara con classifica compilata generalmente in base a tempi e punteggi: c. automobilistico, c. ginnico. In partic., c. ippico, complesso di prove di equitazione che si svolgono in terreno chiuso e con ostacoli, nelle quali vengono messi in risalto l’agilità, l’addestramento, l’abilità dei cavalli e dei cavalieri. d. Fuori concorso, locuz. aggettivale riferita a persona, soprattutto atleta (o a veicolo, cavallo, oppure anche a opera dell’ingegno, a pellicola cinematografica, a prodotto industriale o d’altro genere), che prende parte a un concorso ma, avendo già ottenuto precedentemente un premio in manifestazione o competizione analoga, non è considerata ai fini della graduatoria.