concavo
còncavo agg. e s. m. [dal lat. concăvus, comp. di con- e cavus «incavato»]. – 1. agg. a. Che ha la superficie curva e rientrante (opposto di convesso): lenti c.; vetro c.; specchio concavo. b. Con sign. più specifico, in geometria, detto di figura (superficie piana o solido nello spazio) che gode della proprietà per cui esiste almeno un segmento congiungente due suoi punti che non appartiene interamente alla figura stessa; in partic.: angolo c., maggiore di due angoli retti; poligono c., è un poligono che abbia un angolo interno concavo, così che esiste almeno un suo lato che, prolungato, non lascia il poligono tutto da una stessa parte; poliedro c., se esiste una sua faccia il cui piano non lascia il poliedro tutto da una stessa parte. Spesso il termine è riferito, anziché alla superficie piana o al solido spaziale, al relativo contorno. 2. s. m., non com. La parte concava di un corpo: nel c. della mano; l’esalazioni contenute dentro al c. lunare (Galilei).