classificabilita
classificabilità s. f. inv. Possibilità di essere classificato, ripartito in classi o categorie che rispondono a criteri prestabiliti. ◆ Ciò che resta di [Giovanni] Amendola è la lezione antitotalitaria di Amendola […] Da qui la difficile classificabilità di un pensatore politico che il pensiero liberale ha per troppo tempo trascurato. (Pierluigi Battista, Stampa, 13 novembre 2001, p. 35) • Andare in controtendenza. È questo l’aspetto che caratterizza «Bastian Contrario», il progetto musicale/visuale di Ivana Gatti in scena ieri sera al Palladium di Roma, e che sarà replicato l’8 a Milano. Lo scopo è di creare qualcosa che sfugga a ogni tipo di definizione, che non sia collocabile cioè in alcun genere musicale: «da una parte -- spiega [Gianni Maroccolo] l’ex bassista dei Litfiba e fondatore dei Csi -- la difficile classificabilità della mia musica mi inorgoglisce, dall’altra mi crea dei problemi quando devo spiegare di cosa si tratti». (Federico Capitoni, Repubblica, 5 giugno 2007, p. 54, Spettacoli) • I soldi li dovrebbe mettere, naturalmente, la mano pubblica, in parte attraverso i fondi europei [...] e in parte con il concorso della stessa Regione che, per bocca del proprio Ufficio legislativo e legale, in un protocollo del 2004, rispondendo all’Assessorato regionale all’Industria, sostiene la «classificabilità dei campi da golf quale infrastruttura pubblica» e la «ammissibilità della copertura di una quota del relativo costo con risorse regionali». (Gemma Contin, Liberazione, 13 gennaio 2008, p. 5, Attualità).
Derivato dall’agg. classificabile con l’aggiunta del suffisso -ità.